AFGHANISTAN
Entrare in Afghanistan catapulta in un’altra dimensione: si entra in una sfera in cui il tempo e le persone non  appartengono a nulla di conosciuto. Non resta che seguire e provare a entrare in contatto con una storia lontana dalla nostra, ma che in qualche modo parla anche di noi. Il tutto in un ambiente molto difficile, per alcuni aspetti ostile, ma che ripaga della necessità di adattarsi.
Kabul e le città più grandi sono segnate dalle guerre e dalle invasioni, mentre il corridoio del Wakhan e i monti del Pamir permettono di incontrare popoli ( i Wakhi e i Kirgizy), rimasti “intrappolati” in queste aree dai tempi di Marco Polo.
GUJARAT (INDIA)
Viaggiare in India è un’immersione nei colori, nei rumori e negli odori.
Il caos assoluto è legato indissolubilmente al senso di armonia ; il disordine e il traffico delle città sembrano uniti alla pace dei grandi fiumi e delle imponenti catene montuose, e su tutto regna sovrana la gente, con il suo calore e gli sguardi che superano le barriere della lingua e della distanza






SUD SUDAN

Una destinazione attraente e a rischio, una cultura affascinante e a rischio, una natura imponente e a rischio. In questo viaggio ci si sente in bilico tra passato, presente, rischio e futuro .
Il sodalizio estremo dei Mundari con i loro animali , la vita dura che conducono, le armi esibite come status symbol invece dei cellulari, le coperte di fattura cinese portate come abiti solo nei tempi più recenti, inducono ad apprezzare e a restare affascinati da modi di vita così lontani dal nostro e così vulnerabili e , probabilmente, a termine.
MYANMAR
L’antica Birmania è pervasa da un’atmosfera ricca di legami con il buddismo e con la sua filosofia, gente sorridente, ospitale e gentile; ma se si raggiungono le remote aree che fino a pochi anni fa erano chiuse al turismo, si possono incontrare nei villaggi più sperduti, donne dal volto tatuato che raccontano di un’epoca controversa.





PERU' - Q'EROS
Un viaggio nella regione dei Q’Eros, non troppo lontani da Cuzco, porta lontani nel tempo e nello spazio ; si viaggia ad altitudini comprese tra 4000 e 5000 m dove i bambini corrono dietro agli alpaca e ai lama con leggerezza e facilità, mentre i nostri polmoni chiedono tregua e si è circondati da nebbie che altro non sono che nuvole viste da dentro.
Il tempo si è fermato alla fuga  dagli Spagnoli di questi  ultimi discendenti degli Inca che, per onorare la memoria degli antenati, vivono a 4000 m di altezza senza indossare mai vere scarpe, ma solo specie di ciabattine che lasciano i piedi nudi.




PAPUA NUOVA GUINEA
La Papua Nuova Guinea è una penisola dell’Oceania situata sull’Isola di Papua, una grande isola condivisa con l’Indonesia.  Anche se la popolazione dell’isola raggiunga solo i tre milioni di abitanti, coesistono almeno un migliaio tra lingue e dialetti differenti.  L’aspetto più avvincente di questo viaggio è comunque il colore e le decorazioni del corpo delle diverse tribù: il corpo diventa uno strumento, un veicolo per esprimere una qualsivoglia comunicazione. Le colorazioni che compongono le decorazioni sono mezzi di un metalinguaggio che accomuna tutti i clan. Durante le principali cerimonie, gli abiti tradizionali sono posti in secondo piano rispetto alle decorazioni di argilla colorata che viene applicata direttamente sul corpo per trasmettere dei messaggi così come gli elaborati copricapi dove le piume degli uccelli del Paradiso, sono la parte fondamentale.
Un viaggio in questa terra è un viaggio nella ricchezza.
ZANSKAR (INDIA)
Si tratta di un modo a sé.
E’ una regione aspra incastrata tra le montagne e resa quasi inaccessibile per buona parte dell’anno : i valichi superano i 4000 m e non esistono strade asfaltate.
La bellezza del paesaggio, i rari villaggi abitati da persone sorridenti, i monasteri buddisti arroccati su costoni di roccia a picco, rendono questo viaggio davvero unico e indimenticabile
CINA
La Cina è quasi un continente e come tale può offrire gli estremi e gli opposti allo stesso tempo ; l’antica e lontanissima cultura si può ancora osservare nei remoti villaggi , sempre più accerchiati dalla civiltà che avanza e che inghiotte. Il fascino dei popoli Miao e Dong nella regione del Guizhou cede il passo a città che a colpi di cemento si avvicinano.
E gli ultimi  anziani pescatori con i cormorani ricostruiscono con le loro mani nodose e visi segnati, quella antica pratica che ormai nessuno usa più.
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