ISOLE LOFOTEN
Queste isole della Norvegia sono il paradiso per i fotografi di paesaggio, ma ne hanno ben donde: la luce è intensa e il buio lo è anche di  più; si può avere l’Aurora boreale e i ghiacci che finiscono nel mare, il sole a mezzanotte e le fioriture primaverili, il tutto condito da facilità di accesso e accoglienza nordica super efficiente. Dormire in una Rorbuer sul mare ha avuto per me un fascino senza pari.





OMAN


Il paese arabo fiorente e sviluppato grazie al Sultano Qaboos , culla del migliore incenso del mondo e ricco di storia anche se accompagnata da mercato di schiavi e armi. Offre panorami mozzafiato, enorme varietà di paesaggio e accoglienza che sa di antico.
La mia esperienza ha privilegiato il deserto con alcuni giorni nel Rub al Khali : si narra che quando Allah suddivise l’universo in quattro parti, nacquero il cielo, la terra ed il mare. Il quarto spazio rimase vuoto e diede vita al “quarto vuoto” o Rub ‘al-Khali, un deserto secondo per grandezza soltanto al Sahara. Questa enorme e non del tutto esplorata porzione arida della Penisola Arabica si trova tra l’Oman nord occidentale e l’Arabia Saudita ed occupa una superficie superiore a quella della Francia. Il Quarto Vuoto non è abitabile, ma la scoperta di ricchi giacimenti petroliferi ha attratto l’interesse su questa zona. Qui sopravvive soltanto la boswellia, l’albero dell’incenso, che cresce nella regione di Rakyhut, vicino al confine con lo Yemen.
ISLANDA
E’ l’isola del ghiaccio e del fuoco, del vento e dei geyser, degli elementi primordiali e dei nomi impronunciabili, delle grotte di ghiaccio e delle casette di legno colorate e con il tetto di torba.
E’ un posto che ti strattona e costringe ad ammirare tanta bellezza con un po’ di deferenza.
E’ diventato ormai un posto gettonato tra i fotografi, ma è impossibile non rimanerne affascinati ; sembra diventi  possibile arrivare al centro della terra e nello stesso tempo avere un cielo enorme sopra la testa.
ZANSKAR (INDIA)
Il viaggio in Zanskar aveva come obiettivo incontrare la gente dei remoti villaggi e i monaci che vivono negli isolati templi arroccati.
Ma il paesaggio è talmente spettacolare, invadente e coinvolgente, che non si può considerare come aspetto assolutamente comprimario del viaggio stesso

NUOVA ZELANDA
In Nuova Zelanda ho imparato tante cose : ho imparato che si può viaggiare per 5000 km sentendosi sempre in corsia di sorpasso, ho imparato che esiste un posto dove ci sono più pecore che camion, dove i paesi hanno quasi tutti una k, una u o una t nel loro nomi che sono sempre simili a filastrocche, dove in 1 ora puoi passare da un ghiacciaio a una spiaggia, dove la chiusura della serratura gira al contrario ma tanto non la usa nessuno. Ho imparato che Kiaora lo dicono a tutti e non solo a me ( pensavo storpiassero il mio nome, ma poi ho scoperto che vuol dire “Ciao” in Maori).
E  ho scoperto che nel mondo a “testa in giù” il rispetto della natura, del diverso e delle regole, rendono la vita migliore per tutti.

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